Spadona d’Inverno
Descrizione
Mese ottimale di consumo: dicembre.
Matura a gennaio-febbraio.
Il pregio principale è dovuto alla sua serbevolezza e bontà (una volta, quando non v’erano sistemi di conservazione artificiale, nella sua epoca di maturazione, gennaio-febbraio, era una delle più buone ; in molte zone, poi era praticamente anche l’unica che si poteva consumare in inverno avanzato).
Frutti oblunghi, ovali alla corona, che per lo più è situata un poco lateralmente, ringrossati a un terzo della loro lunghezza, degradanti in seguito fino al picciolo, ma irregolarmente, e formanti presso di questo un collo un poco ritorto in cui esso è impiantato. La loro buccia è di un verde grigio, interrotto da diverse macchie rugginee più o meno decise, e sempre più cariche presso la corona e presso il picciolo. Quando giungono alla maturità, la loro buccia si rischiara, e volge al giallo, anche le macchie rugginee. La polpa si intenerisce e diventa liquescente.
Coltura
Una cultivar molto adatta anche alle zone con clima fresco o addirittura freddo.
Utilizzo
Ottimo il consumo fresco, ottima da cuocere, buonissima per la preparazione di conserve e la trasformazione in distillato.
Letteratura
P. Odorizzi: Profumi e sapori perduti - Il fascino della frutta antica Vol.II (2005)
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