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Descrizione

Originario forse della Siria, il fico fu conosciuto e coltivato da tutti i popoli antichi, dalle Canarie fino all’lndia; successivamente, ad opera degli spagnoli, si diffuse anche nel continente americano.

Gli egizi ne documentano la coltivazione con dei disegni rinvenuti nelle piramidi di al-Gizah. Lo ritroviamo nei giardini di Babilonia insieme ai salici piangenti; gli ehrei ce ne parlano col nome di Teenah ed Omero lo ricorda nell’Odissea. Teofrasto, nella sua storia delle piante del III secolo a.C., descrive in modo abbastanza approfondito la coltivazione del fico. Scavi recenti su insediamenti etruschi, soprattutto quello di Pyrgi, hanno documentato I'esistenza di coltivazioni fin dal VI - VII secolo a.C.; Plinio e Columella, elencano e descrivono numerose varietà, molte delle quali giunte fino a noi sotto diversa denominazione.

Nel rinascimento, in Italia, se ne conoscevano piu di 500 varietà diverse e molte di queste si possono ammirare nelle belle nature morte dell'epoca.

Albero e frutto sono spesso nominati nella mitologia e considerati tra i simboli più celebri dell’antichità.

Pianta sacra quindi; si adora il fico e nei baccanali se ne portano canestri in processione, che poi verranno offerti come espiazione di pena; frutto neutrale per eccellenza, tutti amici e nessun nemico, pianta della fortuna, dei popoli e delle genti.
Tale tradizione è rimasta anche oggi in molti paesi del bacino mediterraneo, tant`è che la pianta del fico è ritenuta protettrice del focolare domestico: fortunata la casa dove ne viene piantata una, ma fortunata ancor più quella dove ne nasce una spontanea.
Che dire poi dei fichi secchi; fino a pochi decenni fa, hanno sfamato molti popoli mediterranei, sostituendo in alcune stagioni, il pane quotidiano.

Negli ultimi venti anni, il consumo, sia del prodotto fresco che secco è notevolmente diminuito, ma, considerato il grande ed auspicabile sviluppo dell'agricoltura biologica degli ultimissimi anni, è da prevedere senz'altro un rinnovato interesse per questa rusticissima pianta dal frutto genuino e nutriente, coltivabile facilmente anche senza l’ausilio dei dannosissimi prodotti chimici.