Annurca
Descrizione
I migliori frutti provengono dalla Campania.
Di colore rosso uniforme, definita la Regina delle mele.
Le dimensioni sono ridotte.
La polpa è bianco-crema, pigmentata di viola in prossimità delle parti più esposte all’irraggiamento solare, da croccante a soda, succosa e di sapore piacevolissimo dolce-acidulo, aromatico e dissetante.
Si consuma a partire da novembre fino ad aprile.
Diffusione in passato e attuale
Le zone in cui questo frutto viene tradizionalmente coltivato sono Giugliano e Campi Flegrei in provincia di Napoli, le Valli Telesina e Caudina nella provincia di Benevento, Maddalonese, Teano e Aversa in provincia di Caserta. Particolarmente apprezzata in Lazio e in Campania, sta progressivamente conquistando il resto d'Italia per la sua bontà.
Utilizzo
Da tavola o cottura, può essere adibita alla preparazione di ottimi dolci.
Attitudine speciale
Questo frutto contiene una buona percentuale di vitamine specie quella A e C e di acido malico, non mancano fibre e sali minerali quali ferro, fosforo, zolfo e potassio così come il fruttosio che, possedendo un basso indice glicemico, non influisce negativamente sulla glicemia e anzi si rivela un ottimo prodotto indicato per i diabetici.
Tecnico-culturali
L`Annurca raggiunge quelle carattersitiche organolettiche uniche, in gran parte al particolarissimo sistema di « affinamento » a cui è sottoposta. Questo consiste nel l`accatastare i frutti appena colti sotto la pianta stessa, direttamente sulla nuda terra, formando uno strato di venti-trenta centimetri ; i frutti vengono quindi ricoperti di paglia e lasciati per circa due mesi, ovvero fino a quando non « frementano ».
Letteratura
P. Odorizzi, S. Abram: Profumi e sapori perduti - Il fascino della frutta antica Vol. I (2001)