Butirra Clairgeau
Descrizione
Mese ottimale di consumo: novembre.
Ottenuta dal vivaista P. Clairgeau nella prima metà dell’Ottocento, sie è diffusa rapidamente in Francia ed in Italia. Dopo un secolo, è declinata nelle preferenze del commercio fino a sparire del tutto da ormai una trentina d’anni.
Riesce bene in tutte le zone di collina e montagna perché resiste bene al freddo e all’umidità.
Di bell’aspetto, con forma allungata che rientra verso il peduncolo e buona pezzatura nonostante crescano a grappoli di due o quattro frutti. Nelle zone soleggiate i frutti diventano rosa rossi. Talvolta si vela di ruggine. Per il resto la buccia ha colore verde sporco.
Nelle zone di collina e montagna si coglie ai primi di ottobre, si inizia a mangiare dopo circa tre settimane e si conserva bene ancora per altrettante o forse un mese. La polpa è biancastra tendendente al giallognolo, ricca di succo, deliquescente se ottenuta in terreni fertili, altrimenti granulosa. Buono il sapore, prevalentemente dolce con note leggerissime di acidulo.
Diffusione in passato e attuale
Francia ed Italia.
Coltura
Resistente al freddo ed all'umidità.
Utilizzo
Pera da tavola e cottura.
Letteratura
P. Odorizzi: Profumi e sapori perduti - Il fascino della frutta antica Vol.II (2005)
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