Descrizione

Mese ottimale di consumo: novembre.
Antichissima varietà appartenente alla famiglia delle Canelline.
Addirittura fino a pochi anni fa questa varietà era quotata giornalmente alla borsa merci di Parigi. E ancora oggi è la varità che spunta il maggior prezzo in assoluto (anche rispetto agli altri generi comuni di frutta).
Contrariamente a quanto avviene per le altre pere, più sono piccole e più sono pregiate.
Il frutto è oblungo, ovato alla base e crescente in grossezza fino a un terzo della sua lunghezza, degradante, in seguito, in un collo regolare. Buccia grezza, rugginosa-bronzea, che negli esemplari che crescono in quota presentano spesso una bella faccetta colorata di rosso scarlatto luminoso. Polpa biancastra, che si scurisce a contatto all’aria, sempre più croccante man mano che avanza nel suo lunghissimo periodo di consumo ; un pò granulosa, pochissimo sugosa, ma saporita, aromatica e profumata. Si coltiva con successo dalle pianure fino alla collina alta o mezza montagna. Si raccoglie a fine ottobre, talvolta anche a metà novembre. Una volta raccolte bisogna aspettare tre settimane prima di utilizzarle. Si tratta di una varietà prevalentemente da cuocere, anche se è assai gradevole da mangiare cruda.

Utilizzo

Prevalentemente da cottura.

Letteratura

P. Odorizzi: Profumi e sapori perduti - Il fascino della frutta antica Vol.II (2005)