Il melo – dal franco ai moderni portinnesti clonali
Descrizione
Anche nel melo, come nelle altre specie fruttifere, la molitplicazione nei vivai di portinnesti e varietà da innesto avviene ormai quasi esclusivamente per via agamica. Tramite innesto viene operata una sorta di clonazione, prelevando una porzione della pianta madre (nesto), unendola poi ad un altro soggetto dotato di radici (portinnesto o soggetto).
Prima degli anni sessanta il portinnesto di melo più utilizzato era il franco, derivato da seme. Oltre ad essere adattabile a qualsiasi tipo di suolo, è indenne da virosi.
La produzione gamica però, non porta solo vantaggi, infatti ogni piantina cresciuta spontaneamente da seme, può originare vigoria e produttività differenti. Per tale motivo, sono stati selezionati ceppi di piante da cui provengono portinnesti che forniscono garanzie per la trasmissione di caratteri di costante omogeneità.
Tra i portinnesti clonali, che a partire dalla metà degli anni ’60 hanno avuto maggior diffusione, vano ricordati (suddivisi tra i due centri sperimentali inglesi di East Malling e Malling Merton) :
EM IX
- selezionato dal Paradiso giallo di Metz
- apparato radicale fragile, contenuto e superficiale
- più adatto per terreni fertili e freschi
- induce a precocissima fruttificazione
- può raggiungere un’età compresa tra 30-50 anni
- buona affinità con varie cultivar ed in particolar modo con Golden Delicious
- normalmente resistente a marciume del colletto
- sensibile all’afide lanigero, al colpo di fuoco batterico, a tumore batterico del colletto e delle radici ed all’asfissia radicale
EM 26
- ottenuto incrociando EM XVI con EM IX
- apparato radicale meno fragile, più diffuso e più profondo di EM IX
- più adattabile a diversi tipi di terreno rispetto all’EM IX
- induce a precocissima fruttificazione e miglior qualità intrinseca der frutti rispetto.
ad EM IX
- buona affinità con numerose varietà
- induce più elevata resistenza all’oidio ed al cancro radicale rispetto all’EM IX, mediamente resistente al marciume del colletto ed all’afide lanigero, sembra sensibilie al colpo di fuoco batterico
MM 106
- ottenuto dall’incrocio tra Northern Spy e EM I
- apparato radicale medio-vigoroso
- adatto per diversi tipi di terreno
- induce a precoce e copiosa fruttificazione e miglior qualità intrinseca dei frutti rispetto ad EM IX e EM 26
- buona affinità con numerose varietà e favorevolmente impiegato per cultivar di tipo spur
- in terreni troppo umidi sembra suscettibilie a marciume del colletto, altrimenti è poco sensibile all’asfissia radicale e resistente all’afide lanigero
MM 111
- deriva dall’incrocio di Northern Spy e EM II
- apparato radicale vigoroso ed esteso
- adatto per diversi tipi di terreno, anche per quelli aridi
- induce fruttificazione precoce
- in terreni umidi può essere colpito da marciume del colletto e da asfissia radicale